Secondo quanto riportato da ricercatori spagnoli sul Journal of Agricultural and Food Chemistry (2015, 63 (17), pagg. 4327-4334), i fondi di caffè, il sottoprodotto del processo di estrazione del caffè, è una fonte potenziale di composti bioattivi, soprattutto acidi fenolici estratti facilmente con l’acqua.
In questo lavoro sono stati misurati con HPLC gli acidi caffeoil-chinico, dicaffeoil-chinico, caffeico, ferulico, p-cumarico, sinapico e 4-idrossibenzoico, dopo l’applicazione di tre trattamenti (alcalino, acido e salino), presenti nei fondi esausti di caffè. Il livello di fenoli negli estratti è risultato essere elevato e, in alcuni casi, maggiore di quello presente nel caffè; inoltre, il contenuto fenolico totale è stato stimato essere circa il doppio dei composti liberi.
Secondo i ricercatori, questi estratti potrebbero essere utilizzati come additivi per potenziare gli effetti benefici sulla salute di altri prodotti.