Secondo quanto pubblicato da ricercatori spagnoli sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (online 23 febbraio 2015), sembra che gli individui con bassi livelli di vitamina D sviluppino più facilmente il diabete, indipendentemente dal loro peso.
I risultati aiutano a chiarire la connessione tra la vitamina D, l’obesità e il diabete.
La vitamina D aiuta l’organismo ad assorbire il calcio e a mantenere in salute ossa e muscoli; la pelle produce naturalmente questa vitamina dopo l’esposizione al sole e le persone assorbono piccoli quantitativi della vitamina anche attraverso gli alimenti, quali il latte arricchito con vitamina D. Si stima che più di 1 miliardo di persone nel mondo abbia bassi livelli di vitamina D a causa della ridotta esposizione al sole.
L’obiettivo dello studio spagnolo era confrontare i livelli di vitamina D in individui con una vasta gamma di pesi corporei (da magri a patologicamente obesi) e prendere in considerazione se erano affetti da diabete.
Sono stati confrontati i biomarker della vitamina D in 118 partecipanti all’ospedale universitario Virgen de la Victoria di Malaga oltre a quelli di 30 partecipanti dell’ospedale universitario Dr. Josep Trueta di Girona. Tutti i partecipanti sono stati classificati secondo il loro indice di massa corporea e secondo la presenza o meno di diabete, prediabete e disordini glicemici. I ricercatori hanno misurato i livelli di vitamina D nel sangue dei partecipanti e l’espressione del gene recettore della vitamina D nel tessuto adiposo.
L’analisi ha messo in evidenza che i soggetti obesi che non avevano disordini del metabolismo glucidico avevano livelli maggiori di vitamina D dei soggetti diabetici. Inoltre, i soggetti magri con diabete o un altro disordine metabolico del glucosio avevano minori livelli di vitamina D. Pertanto, sembra che la vitamina D sia direttamente correlata con i livelli di glucosio e non con l’indice di massa corporea, cioè che la sua carenza sia corregata più strettamente con il metabolismo del glucosio piuttosto che con l’obesità.