Sul Journal of Clinical Hypertension (gennaio 2015) ricercatori cinesi hanno pubblicato i risultati di una meta-analisi di 17 prove cliniche randomizzate da cui emerge che gli integratori a base di aglio potrebbero ridurre la pressione sanguigna sia sistolica che diastolica rispettivamente di 3,75 mmHg e 3,39 mmHg. I benefici sembrano essere significativi solo per le persone ipertese.
Gli effetti benefici sono stati attribuiti all’allicina, un composto che non si trova nell’aglio fresco: infatti si forma solo quando l’aglio è schiacciato grazie alla rottura del diallilsolfuro.
I 17 studi considerati hanno preso in esame integratori formulati con estratto di aglio stagionato, olio di aglio e soprattutto aglio in polvere con un dosaggio compreso tra 300 mg e 900 mg e quindi con un apporto giornaliero di allicina compreso tra 1,8 mg e 5,4 mg.
Commentando il meccanismo potenziale, i ricercatori hanno notato che non è ancora chiaro, ma sono state proposte diverse ipotesi tra le quali l’attività antiossidante dell’allicina che contrasterebbe gli effetti negativi dello stress ossidativo sull’endotelio o l’inibizione degli enzimi che agiscono sull’angiotensina da parte dell’allicina stessa.
I ricercatori hanno affermato che, confrontato con i gruppi placebo, il consumo di aglio è associato a una diminuzione del 5,4% dei livelli di colesterolo e del 6,5% dei livelli dei trigliceridi.
È stato suggerito che l’aglio dimostra diversi effetti benefici per la salute, quali l’inibizione degli enzimi coinvolti nella sintesi lipidica, la diminuzione dell’aggregazione piastrinica, la prevenzione della perossidazione lipidica e l’aumento dello stato antiossidante.