I risultati dell’aggiornamento dei dati di mercato annuali dell’associazione European Bioplastics presentati lo scorso dicembre a Bruxelles confermano il trend di crescita positivo della capacità produttiva globale di bioplastiche, tanto che si prevede che il mercato crescerà di oltre il 400% nel medio termine.
I dati, raccolti in collaborazione con partner scientifici accreditati, come l’Istituto per le bioplastiche e i biocompositi IfBB dell’Università di Scienze e Arti Applicate di Hannover, e il Nova-Institute di Hürth, Germania, dimostrano che la capacità di produzione di bioplastiche dovrebbe aumentare dai circa 1,6 milioni di tonnellate del 2013 ai 6,7 milioni di t del 2018, dove le plastiche non biodegradabili da fonti rinnovabili, come il PE e il PET biobased, dovrebbero essere le tipologie con i maggiori incrementi. Il PLA, invece, promette di essere un protagonista della crescita nel settore delle materie plastiche a base biologica e biodegradabile. Inoltre, le materie plastiche rinnovabili e compostabili prodotte più vicino all’utilizzatore potranno probabilmente beneficiare della nuova direttiva UE sulla riduzione dei sacchetti per la spesa. Gli imballaggi flessibili e rigidi rimarranno di gran lunga il campo di applicazione principale per le bioplastiche e, oltre a questo, si potrà osservare una decisa crescita nel settore tessile e nelle applicazioni automotive.
Riguardo allo sviluppo della capacità produttiva considerata su basi regionali, l’Asia amplierà il suo ruolo di principale centro di produzione, dal momento che la maggior parte dei progetti attualmente in programma sono in corso di attuazione in Thailandia, India e Cina e si ritiene che circa il 75% delle bioplastiche prodotte entro il 2018 proverranno dal continente giallo. In confronto, all’Europa, in prima linea sul fronte di ricerca e sviluppo, sarà lasciato solo l’8% circa della capacità produttiva mondiale. Si aggiunga che altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti e l’Asia, investiranno in politiche più attinenti al lancio di prodotti sul mercato, il che che si tradurrà in uno sviluppo più rapido del mercato rispetto al Vecchio Continente. In questo quadro l’Associazione dei produttori europei di bioplastiche esorta i legislatori dell’Ue a considerare e fare un uso efficiente l’immenso potenziale di crescita ambientale, economica e occupazionale di questo settore industriale. In questo contesto, il pacchetto sull’economia circolare dovrebbe rimanere nel programma di lavoro della Commissione nel 2015, mentre la revisione dei target della gestione europea dei rifiuti dovrebbe procedere come previsto.