Il Centro di tracciabilità alimentare globale (GFTC) dell’Istituto dei tecnologi alimentari (IFT) ha pubblicato un documento di orientamento sulle migliori pratiche di tracciabilità alimentare, che fornisce un quadro globale per sei settori dell’industria alimentare – prodotti da forno, lattiero-caseari, carne e pollame, prodotti alimentari trasformati, prodotti vegetali non trasformati e frutti di mare – e ne riassume le somiglianze e le differenze per quanto riguarda la tracciabilità (“A guidance document on the best practices in food traceability”, J. Zhang, T. Bhatt, Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety, September 2014). Data la complessità del sistema alimentare globale, una guida sul miglioramento delle pratiche di tracciabilità nell’intera industria alimentare rappresenta una sfida: questo documento si propone di favorire interventi efficaci e più equilibrati basati su evidenze scientifiche, oltreché attenti ai costi, e di servire da modello per le misure pratiche da adottare nell’industria alimentare al fine di migliorare la sicurezza alimentare, risparmiare denaro e contribuire a proteggere il consumatore.
Secondo questo documento di orientamento, esistono vari punti in una catena di fornitura in cui è necessaria l’acquisizione dei dati, definiti come passaggi critici per la tracciabilità, in cui bisogna raccogliere e conservare informazioni fondamentali. Fra i punti critici figurano:
trasporto (momenti che riguardano il movimento fisico dei prodotti dall’esterno alla catena dei rifornimenti, per via aerea, camion, treno, nave, o da un punto all’altro di essa);
trasformazione, che riguarda il tragitto che il prodotto compie all’interno delle mura dello stabilimento di trasformazione/confezionamento;
passaggi di esaurimento, riguardanti cioè l’uscita del prodotto dalla catena dei rifornimenti, come quando un prodotto fresco viene aperto ed esposto nelle casse a libero servizio nei negozi e supermercati, o quando un alimento confezionato viene venduto nel punto vendita, o quando viene usato nella preparazione di una ricetta al ristorante.
Il documento, redatto da 54 esperti provenienti da 11 Paesi, è disponibile gratuitamente nella sua versione integrale in lingua inglese all’indirizzo internet http://bit.ly/1pGr1py.