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Il ruolo degli enzimi nel consumo di energia

L’organismo umano è molto efficiente nella conservazione dell’energia regolamentandone il consumo per poter avere una riserva nei momenti di necessità. Questo è il meccanismo che consente di sopravvivere in caso di carestia.

In un articolo pubblicato sulla rivista Cell (vol 172, n. 4, pagg. 731-743.e12, 2018), ricercatori della School of Medicine della University of California San Diego identificano l’enzima chinasi 1 legante-TANK (TBK1) quale fattore chiave nel controllo del consumo di energia o di calorie consumate sia in condizioni di obesità che di carestia.

Con ricerche sui ratti, è stato osservato che lo stato di stress cronico innescato dall’obesità causa infiammazione attraverso l’attivazione, tramite il meccanismo che coinvolge il fattore di trascrizione NFKB, del TBK1 che blocca l’enzima AMPK, uno dei principali regolatori del consumo di energia, riducendo la capacità della cellula di bruciare calorie e causando un accumulo di grasso. Questo è il meccanismo con il quale l’obesità riduce il consumo di energia. Per contro, l’enzima AMPK avverte i cambiamenti nei livelli di energia durante il digiuno e ne determina l’aumento del consumo istruendo le cellule, soprattutto gli adipociti, a bruciare grasso come fonte energetica. Ma è un circolo vizioso in quanto, quando il digiuno attiva l’enzima AMKP, questo innesca il TBK1 che inibisce il ruolo dell’AMKP nel bruciare i grassi.

È stato riscontrato anche un secondo meccanismo: quando l’NFKB attiva il TBK1, questo in realtà inibisce l’NFKB. Infatti, normalmente l’attivazione del TBK1 riduce l’infiammazione senza eliminarla completamente e, quando è inattivo, l’infiammazione aumenta. L’eliminazione del TBK1 nei ratti obesi ha determinato una perdita di peso e un aumento dell’infiammazione, ma nei ratti normopeso non sono stati registrati cambiamenti. Questo spiega anche come la diminuzione delle calorie può ridurre l’infiammazione. Pertanto, si potrebbe ristabilire il bilancio energetico nei soggetti obesi inibendo il TBK1 grazie al consumo di grasso. Uno dei possibili inibitori del TBK1 è un farmaco antinfiammatorio e anti-allergico, chiamato amlexanox, utilizzato per l’asma e già oggetto di studi precedenti.

 

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