Uno studio apparso in Frontiers in Cellular Neuroscience illustra come i grassi saturi possano danneggiare le funzioni cerebrali di controllo sul cibo.
Questi ultimi agiscono sull’ippotalamo, responsabile del controllo della fame. I grassi saturi causano un’infiammazione che rende al cervello difficile rendersi conto di cosa e quanto di è ingerito e di conseguenza impedendo il controllo delle abitudini alimentari.
La prof. Marianna Crispino e la prof. Maria Pina Mollica dell’Università Federico II di Napoli hanno evidenziato il distinguo da fare tra i grassi saturi, reperibili nei grassi animali, nel burro e negli alimenti fritti, rispetto ai grassi insaturi presenti nel pesce, nell’olio di oliva e nell’avocado ad esempio.
A detta delle due esperte, essere più attenti ai grassi ingeriti riduce il rischio di obesità e aiuta la prevenzione di disfunzioni alimentari