L’integrazione con un estratto di Ginkgo biloba potrebbe aiutare a combattere le perdite di memoria e il peggioramento cognitivo associati alla demenza senile secondo i risultati di una nuova ricerca condotta da ricercatori cinesi sui ratti pubblicata sulla rivista Neural Regeneration Research (vol. 8, n. 18, pagg. 1655-1662).
Lo studio ha osservato gli effetti dell’estratto di questa pianta sulla formazione dei neuroni nel cervello di ratti dopo che precedenti ricerche suggerivano che l’estratto di Ginkgo biloba EGb 76, ricco in flavonoidi e terpenoidi, aveva effetti positivi sulla memoria.
I ricercatori hanno creato un modello di demenza vascolare nei ratti e successivamente hano integrato la loro dieta con 50 mg/kg/die di estratto EGb 76. Sono state accertate le capacità di apprendimento e la memoria dei ratti durante il test utilizzando il labirinto d’acqua di Morris, mentre con l’immunofluorescenza è stata etichettata la proliferazione delle cellule staminali neuronali endogene nella zona subventricolare in tutti i ratti dopo 15 giorni, 1, 2 e 4 mesi. È stato trovato che l’estratto migliora in modo significativo l’apprendimento e la memoria nei ratti, mentre l’analisi per immunofluorescenza ha dimostrato che il numero e la proliferazione delle cellule positive al 5-bromo-2-deossiuridina nella zona subventricolare erano significativamente maggiori nei ratti con la dieta integrata.
I ricercatori hanno affermato che le loro scoperte forniscono una nuova idea e un nuovo approccio per esplorare ulteriormente la proliferazione delle cellule staminale neuronali nel trattamento della demenza senile.