Un’indagine condotta dall’analista Research and Markets sulla situazione del mercato lattiero-caseario cinese rivela che nel 2012 si è verificato un costante aumento degli indici e dei prezzi al consumo. Sono risultati in crescita anche i costi del foraggio e dei mangimi per le vacche da latte, oltre a quelli del carburante e del lavoro collegati all’allevamento di lattifere, inducendo un continuo incremento del costo di produzione del latte crudo. Anche se il prezzo di acquisto della materia prima latte è aumentato, la crescita dei costi e delle spese è aumentato più velocemente. Sempre più i piccoli agricoltori sono stati costretti a cessare l’attività casearia. Dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, la Cina è uno dei Paesi che hanno registrato i prezzi più alti del latte crudo, il che non solo indebolisce la competitività dell’industria lattiero-casearia cinese nel mondo, ma rende anche più difficile le esportazioni. Questo pone un’enorme pressione dei costi sulle imprese nazionali di trasformazione lattiero-casearia.
Le aziende del settore devono riaggiustare la gamma di prodotto, aumentare la quota di prodotti ad alto valore aggiunto, sostenere e migliorare il margine di profitto lordo. Nel frattempo il prezzo troppo alto del latte crudo costringe le aziende di trasformazione a ristrutturare la produzione e a puntare di più sui prodotti funzionali e particolari di prezzo più elevato. Tuttavia i maggiori prezzi ne frenano i consumi e le quantità pro capite acquistate dai cinesi sono stagnanti.
Dati gli elevati costi del latte crudo e delle materie prime a base di latte, nel 2012 i prodotti provenienti dal mercato internazionale sono stati più competitivi per qualità e prezzo rispetto a quelli nazionali. Nel frattempo si sono verificati frequenti episodi negativi in materia di qualità e sicurezza dei prodotti lattiero-caseari, che hanno coinvolto in particolare marchi famosi, mettendo a rischio la fiducia dei consumatori verso questa categoria di alimenti. Al fine di aumentare la competitività, le aziende cinesi hanno puntato su acquisizioni e fusioni oltremare, spostando la produzione di latte e la lavorazione in Paesi stranieri e hanno cercato di guadagnare la fiducia dei consumatori con l’introduzione di prodotti importati. Allo stesso tempo, in Cina c’è stata una crescita significativa delle importazioni di derivati del latte, in particolare latte intero in polvere e latte scremato in polvere, infrangendo un altro record storico. Nel 2012 l’importazione latte in polvere da utilizzare come materia prima da trasformare ha sfiorato le 600.000 tonnellate, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Questo dato straordinario ha fortemente condizionato la produzione del latte in polvere e tutta l’industria di trasformazione lattiero-casearia cinese.