I risultati di un nuovo studio condotto in collaborazione da ricercatori australiani, olandesi e russi e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition indicano che i composti che si trovano nel tè nero offrono benefici per la salute cardiaca. Sembra infatti che il consumo di tè nero possa diminuire i valori della variazione notturna della pressione sanguigna sistolica e diastolica.
I ricercatori hanno reclutato 111 uomini e donne, con un valore di pressione sistolica compresa tra 115 e 150 mmHg; questi sono stati assegnati in modo randomizzato ai due gruppi: i partecipanti del primo hanno consumato tre tazze di tè nero al giorno, mentre quelli del secondo hanno ricevuto lo stesso numero di tazze di una bevanda equivalente in caffeina, ma senza flavonoidi. I risultati hanno messo in evidenza che dopo un consumo di sei mesi la variazione notturna dei valori della pressione sistolica e diastolica era diminuita di circa un 10% nei partecipanti del primo gruppo. Questi effetti sono stati osservati fin dal primo giorno dello studio e si sono mantenuti per tutti i sei mesi.
I ricercatori hanno suggerito che i flavonoidi contenuti nel tè nero potrebbero migliorare la salute vascolare grazie all’effetto sull’ossido nitrico, sulla funzione endoteliale e sulla rigidità delle arterie.
I risultati di questo studio si aggiungono alla lista dei benefici potenziali del tè e dei suoi composti; comunque, la maggior parte della ricerca finora condotta sul tè aveva preso in considerazione il tè verde con benefici sulla riduzione del rischio di Alzheimer e di alcuni tumori, con un miglioramento della salute cardiovascolare e orale e con un aiuto nella gestione del peso.
American Journal of Clinical Nutrition