L’aloe è ampiamente utilizzata come pianta cosmetica e medicinale. Numerosi studi hanno riportato che l’estratto di aloe ha proprietà antiossidanti, antitumorali, antidiabetiche, antinvecchiamento della pelle e di sostegno per il sistema immunitario. Tuttavia, pochi studi hanno analizzato le proprietà dei prodotti ottenuti dalla fermentazione dei sottoprodotti della produzione delle bevande a base di aloe, quali gambi e foglie.
Lo studio coreano pubblicato sulla rivista Fermentation ha valutato se i prodotti di fermentazione degli estratti con frullatore e con pressa dei sottoprodotti della lavorazione dell’aloe (MF e PF, rispettivamente) siano utili come biomateriali funzionali, analizzando i loro effetti su differenziazione degli adipociti, produzione di acido ialuronico (HA), attività della tirosinasi e attività antiossidante. È stata condotta una co-fermentazione con G. xylinus e S. cerevisiae e i prodotti MF e PF non hanno indotto effetti citotossici osservabili. Tuttavia, hanno inibito la differenziazione degli adipociti 3T3-L1 rispetto al controllo, con MF che ha mostrato una maggiore inibizione della differenziazione degli adipociti 3T3-L1 rispetto a PF. La produzione di HA è aumentata nelle colture cellulari HaCaT all’aumentare della concentrazione del prodotto MF, rispetto al controllo non trattato. Anche i livelli di inibizione della tirosinasi, di scavenging del radicale 2,2-difenil-1-picrilidrazile (DPPH) e di attività della superossido dismutasi (SOD) dipendono dalla concentrazione del prodotto MF.
Questo studio indica che i prodotti fermentati dei sottoprodotti della lavorazione dell’aloe hanno un potenziale biologico per applicazioni in cosmetici, prodotti farmaceutici e bevande. Questi risultati di laboratorio forniscono le basi per futuri studi di applicazione pratica a livello industriale.