Una ricerca saudita pubblicata Journal of Food Science presenta l’effetto della combinazione dell’irradiazione UV-C e della sigillatura sottovuoto sulla shelf-life di fragole e pomodori tagliati in quarti, confrontandola con l’effetto delle due tecniche singolarmente utilizzate.
Per l’irradiazione dei campioni è stata utilizzata una dose costante di UV-C di 360 J/m2 e tutti i campioni sigillati sottovuoto sono stati conservati a una pressione ridotta di 40 kPa. Si sono effettuate l’analisi organolettica, la conta microbica di lieviti, muffe e Pseudomonas sp., il controllo della perdita di peso e le misurazioni del pH per rilevare segni di deterioramento, monitorare la qualità dei campioni e quantificare la durata di conservazione. La valutazione sensoriale è stata condotta da 12 panelist per valutare l’aroma, il gusto, il colore, la consistenza e l’accettazione complessiva dei campioni. I risultati hanno rivelato che la combinazione di irradiazione UV-C e sigillatura sottovuoto prolunga la durata di conservazione dei prodotti deperibili più delle due tecniche singole. Il prolungamento della conservazione ottenuto utilizzando questa combinazione è stato rispettivamente del 124,41% e del 54,41% per fragole e pomodori in quarti, mentre caratteristiche sensoriali accettabili sono state mantenute per tutto il periodo di conservazione.
Pertanto, questo metodo di conservazione risulta promettente nel trattamento dei prodotti freschi, in quanto potrebbe ridurne efficacemente il deterioramento, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo SDG 12.3 delle Nazioni Unite, che mira a ridurre perdita e spreco di cibo del 50% entro il 2030, a livello di consumatori e vendita al dettaglio. Il prolungamento della shelf-life offerto da questo sistema è ancora più attraente considerando che non comporta l’utilizzo di conservanti chimici.