Perché misurare il colore della farina?
La farina è uno degli ingredienti alimentari più comunemente utilizzati per molti alimenti, dal pane/biscotti alle tagliatelle/pasta. Monitorando il colore, i produttori possono rilevare eventuali cambiamenti nella qualità della farina dovuti a variazioni nel processo di produzione, alle condizioni di stoccaggio o ad altri fattori. In questo modo si garantisce che i prodotti abbiano un aspetto e una qualità costanti, in grado di soddisfare le aspettative dei clienti.
Quando rilevano una differenza di colore, i produttori possono identificare eventuali parametri di processo che influenzano il colore e la qualità della farina, apportando così le giuste modifiche per ottimizzare il processo e migliorare l’efficienza.
Il colore può essere misurato visivamente, il che è soggettivo in quanto la percezione del colore varia a seconda della persona. Oppure con uno strumento di misurazione che utilizza lo spazio colore CIELAB per una valutazione precisa e coerente del colore.
Il colore della farina può essere valutato misurando gli attributi di luminosità e di giallo. Tradotto nello spazio colore CIELAB:
– La coordinata L* è una misura della luminosità, dove 0 è il nero e 100 il bianco. La luminosità è influenzata dal contenuto di crusca e dal processo di macinazione.
– La coordinata b* rappresenta la gamma di colori dal blu al giallo e un valore b* positivo indica il giallo, che è legato ai pigmenti carotenoidi del grano.
Come misurare il colore della farina con un misuratore?
Gli spettrofotometri e/o i colorimetri sono comunemente utilizzati per misurare il colore della farina. Questi dispositivi misurano la quantità di luce assorbita o riflessa dalla farina a diverse lunghezze d’onda. I dati ottenuti possono essere utilizzati per calcolare i valori di colore CIELAB.
Cosa è necessario per una misurazione accurata e affidabile del colore della farina
1. Preparazione: un dispositivo calibrato, campioni di farina rappresentativi e parametri di misurazione del colore secondo gli standard precedentemente stabiliti per ottenere la consistenza desiderata;
2. Manipolazione del campione: evitare la contaminazione o l’alterazione delle proprietà cromatiche del campione;
3. Posizionamento del campione: una cella di misurazione o un supporto fornito con il dispositivo di misurazione e un campione distribuito in modo uniforme nella cella;
4. Impostazione dello strumento: selezionare lo spazio colore CIEBLAB appropriato e la modalità di misurazione (riflettanza o trasmissione);
5. Ripetibilità: le procedure di misurazione, come la preparazione e la presentazione dei campioni di farina, devono essere coerenti in tutte le misurazioni (ad esempio, stessa granulometria del campione, contenitore, pressione applicata, ecc;)
6. Analisi e interpretazione: confronto dei valori cromatici con gli standard di riferimento, le specifiche o gli obiettivi cromatici desiderati per valutare la qualità o l’idoneità dei campioni di farina.
I colorimetri Konica Minolta CR-400/410 o gli spettrofotometri CR-5 / CM-5 (utilizzati in laboratorio) sono essenziali per misurare la bianchezza della farina. I colorimetri Konica Minolta CR-400 e CR-410 soddisfano lo standard ISO-16624:2020 per la determinazione del colore della farina di grano tenero e della farina di grano duro.
Per maggiori informazioni: https://www5.konicaminolta.eu/it/strumenti-di-misura/soluzioni/ingredienti-alimenti.html