I consumatori di tutto il mondo stanno bevendo caffè con una coscienza. Secondo una ricerca di Mintel Global New Products Database (GNPD), quasi la metà (48%) di tutti i nuovi lanci di prodotti di caffè nel 2020 riportava un claim etico o ambientale, circa il doppio rispetto a quasi un decennio fa (2012) quando solo uno su quattro lanci di caffè (25%) erano sostenibili.
Le cialde/capsule – che rappresentano un quarto (24%) dell’innovazione globale del caffè – sono il formato più controverso della categoria a causa della quantità di rifiuti creata. Solo due cialde su cinque (39%) a livello globale portano un claim riciclabile. Attualmente, una cialda/capsule su dieci usa un claim biodegradabile (11%) e/o un claim compostabile (10%).
Nel complesso in Europa, quando si tratta di sostenibilità, il caffè, comunque, se la cava bene rispetto al mercato totale degli alimenti e delle bevande, dove solo il 35% dei lanci di nuovi prodotti porta un claim sostenibile – in confronto al 64% dei lanci di caffè.
Un anno di caffè confezionato accelera il trend del barista a domicilio
La pandemia da Covid-19 ha portato a un impressionante aumento dell’8% del totale dei lanci di caffè confezionato a livello globale durante il 2020, rispetto al 2019. Le varietà fresche, tra cui cialde (24%), macinato (23%) e in grani (15%), rappresentano ora collettivamente quasi due terzi dell’innovazione globale del caffè.
La tendenza del “barista in casa” è molto più sviluppata nei mercati occidentali, dove cialde, chicchi e caffè macinato rappresentano il 77% di tutti i lanci di caffè, rispetto ad appena il 44% in Asia, America Latina, Medio Oriente e Africa – dove dominano le varietà di miscele (20%), istantanee (18%) e pronte da bere (RTD) (19%). Il caffè macinato ha sperimentato un salto sostanziale nell’innovazione nei mercati occidentali, rappresentando il 19% dei lanci di nuovi prodotti nel 2019 e salendo al 24% nel 2020.
La pandemia ha costretto i consumatori a fare più caffè a casa e a tentare di replicare la qualità degli infusi freschi e on-premise che sono abituati a bere nei bar prima della pandemia. Nel Regno Unito, le vendite di caffè al dettaglio sono aumentate del 13% nel 2020 rispetto al 2019, contro un calo del 38% delle entrate dei coffee shop.
I consumi casalinghi determinano un calo del 15% nello sviluppo di nuovi prodotti RTD
Infine, mentre i consumatori di tutto il mondo sono diventati baristi esperti, gli amanti del caffè hanno, temporaneamente, voltato le spalle al formato RTD freddo, che era in forte crescita in molti mercati prima della pandemia. Secondo Mintel, il numero di lanci globali di caffè RTD (come il caffè refrigerato in lattina) si è ridotto di un sostanziale 15% nel corso del 2020 rispetto al 2019, poiché la necessità di formati on-the-go è diminuita.