Sul Journal of Food Science (vol. 78, n. 7, pagg. M1041-1048) sono stati pubblicati i risultati del primo studio condotto da ricercatori cinesi che hanno investigato il potenziale prebiotico dei prodotti di scarto dei funghi: i sottoprodotti di scarso valore potrebbero prolungare la sopravvivenza dei probiotici durante lo stoccaggio a freddo e migliorare la tolleranza dei probiotici durante la digestione.
I peduncoli e le basi dei funghi sono normalmente utilizzati come mangime animale con scarso valore economico e come compost; infatti, finora non c’era alcun report documentato di utilizzo come prebiotici dei polisaccaridi estratti da questi scarti.
Questo studio ha dimostrato che la concentrazione relativamente bassa (da 0,1% a 0,5%) di polisaccaridi del peduncolo di Lentinula edodes e del piede di Pleurotus eryngii e Flammulina velutipes possono potenziare la percentuale di sopravvivenza dei Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei e Bifidobacterium longum sbsp. longum durante lo stoccaggio a freddo. I polisaccaridi hanno effetti sinergici con i peptidi e gli aminoacidi di uno yogurt mantenendo i probiotici oltre le 107 UFC/mL durante lo stoccaggio a freddo oltre a significativi effetti protettivi su questi probiotici in condizioni che simulano i succhi gastrici e biliari per raggiungere gli effetti benefici nell’ospite.
Questi risultati hanno dimostrato che gli scarti dei funghi, che sono più economici di ogni altra risorsa, potrebbero essere una nuova importante fonte alternativa di prebiotici.