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Mintel prevede un aumento delle vendite online di generi alimentari

Secondo una nuova indagine dell’analista di mercato Mintel condotta sui consumatori britannici, la pandemia di Covid-19 ha innescato inevitabili cambiamenti dei comportamenti di acquisto: ad esempio, il 36% degli intervistati ha aumentato la quantità di acquisti online e il 50% sta cercando di limitare il tempo che trascorre in negozio.

L’analisi di Mintel rivela che il mercato alimentare online dovrebbe crescere quest’anno del 33% fino a raggiungere un valore stimato di 16,8 miliardi di sterline, rispetto ai 12,7 nel 2019. Questo forte aumento arriva dopo quattro anni consecutivi di rallentamento della crescita, dove nel 2019 essa era scesa a un minimo storico di appena il 2,9%. Oggi, invece, si prevede che questo mercato arriverà ad un valore di 17,9 miliardi di sterline entro il 2024, grazie ad una crescita del 41% nel quinquennio.

 

Comportamenti di acquisto online 

Secondo Mintel si è registrato un cambiamento radicale nelle abitudini di acquisto online durante il periodo di chiusure generalizzate determinato dal Covid-19, abitudini che si ritiene possano durare nel tempo. Nei primissimi giorni della diffusione del coronavirus nel Regno Unito, prima che fossero annunciate le misure di distanziamento sociale, il 7% degli inglesi ha aumentato la quantità totale di acquisti online (sia alimentari che non). Nell’arco di meno di due mesi, lo shopping online ha visto un notevole aumento del numero di consumatori e, secondo quanto essi stessi affermano, la percentuale di chi è ricorso allo shopping online è salita al 36%.

Contemporaneamente, il 50% degli inglesi ha cercato di limitare il tempo che trascorre in negozio, mentre un ulteriore 9% ha utilizzato di più il servizio “quick & collect”, che consente di ordinare online e ritirare la spesa in negozio.

Nick Carroll, direttore associato della divisione ricerche sul retail di Mintel, ritiene che nel giro di pochi mesi il Covid-19 abbia avuto l’impatto di un vero terremoto sul settore alimentare britannico. Sul breve termine la pandemia sta dando una spinta significativa ai servizi di vendita online, dal momento che gli acquirenti cercano di evitare i negozi e limitare i contatti con il mondo esterno, ma è probabile che l’impatto durerà oltre la crisi. Il numero di acquirenti nel settore della spesa online è aumentato negli ultimi anni nonostante i rivenditori abbiano faticato a convincere nuovi clienti a provare questi servizi. L’epidemia sta avvicinando un nuovo pubblico alla spesa alimentare online, e questo dovrebbe rafforzare il mercato a lungo termine, con una forte previsione di crescita fino al 2024. Se attualmente si registrano disagi significativi nei servizi di vendita alimentare online, dove alcuni rivenditori non accettano nuovi clienti, a breve termine il loro potenziamento dovrebbe risolvere il problema.

 

Bisogna ancora lavorare sulla fascia degli over 65

Le attuali linee guida, che chiedono a chi ha più di 70 anni di restare a casa, fanno sì che i consumatori più anziani debbano rivolgersi di più ai servizi di consegna a domicilio di generi alimentari e altri beni. Mentre alcuni fra i gli anziani britannici hanno già esperienza nella spesa online, rappresentano di gran lunga la minoranza: erano infatti appena 3 su 10 (28%) gli ultra 65enni che compravano generi alimentari online prima dell’epidemia di Covid. Le ultime ricerche di Mintel mostrano invece che il 37% degli over 65 ha aumentato la quantità di acquisti online dall’inizio dell’epidemia.

Sono invece ancora molti quelli che si affidano alla gentilezza di amici e familiari; basti pensare che un quarto (24%) dei consumatori di età inferiore ai 44 anni afferma di aver aiutato amici, famiglia e/o vicini di casa per gli acquisti.

Secondo Nick Carroll le generazioni più anziane che in precedenza si tenevano lontane dalla spesa alimentare online sono state effettivamente costrette a cambiare le proprie abitudini in seguito alle misure di distanziamento sociale. Ma se è vero che si è verificato un incremento degli acquisti alimentari online da parte degli ultra 65enni, la realtà è che un numero significativo di consumatori più anziani non ha esperienza in materia e/o non è nativo digitale. Vi è quindi una reale necessità di garantire l’accesso alla spesa digitale a questa fascia della popolazione. A questo proposito alcuni rivenditori stanno già pensando a sistemi più semplici per gli ordini, compresi quelli telefonici per la consegna nella giornata successiva.

www.mintel.com

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