Un nuovo studio dell’Agricultural Research Service (ARS) di Albany, parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, in collaborazione con ricercatori dell’Università della California di Berkeley ha messo a punto un nuovo metodo di surgelazione degli alimenti che potrebbe migliorarne la qualità e la sicurezza risparmiando energia e riducendo le emissioni di carbonio.
Si è infatti calcolato che se il nuovo metodo venisse adottato in tutto il mondo si potrebbero ridurre i consumi energetici di ben 6,5 miliardi di chilowattora ogni anno e le emissioni di carbonio che accompagnano alla generazione di quella potenza di 4,6 miliardi di kg, l’equivalente di circa un milione di auto circolanti strade.
Inoltre, questi risultati potrebbero essere raggiunti senza cambiamenti significativi nelle attuali attrezzature e infrastrutture per la produzione di alimenti surgelati.
Il nuovo metodo, chiamato congelamento isocoro, funziona conservando gli alimenti in un contenitore rigido sigillato, in genere di plastica dura o metallo, completamente riempito con un liquido come l’acqua. A differenza del congelamento convenzionale in cui gli alimenti vengono esposti all’aria e passano allo stato solido a temperature inferiori a 0°C, il congelamento isocoro li conserva senza trasformarli in ghiaccio solido.
Finché i prodotti rimangono immersi nella parte liquida, sono protetti dalla cristallizzazione del ghiaccio, che è la principale causa di perdita di qualità.
Il risparmio energetico deriva dal non dover congelare gli alimenti fino a farli diventare completamente solidi; inoltre non è necessario seguire protocolli di conservazione a freddo ad alta intensità energetica come la surgelazione rapida per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio. Il congelamento isocoro consente inoltre una conservazione di alta qualità di alimenti freschi come pomodori, ciliegie e patate che sarebbero altrimenti difficili da conservare con il metodo convenzionale. Un altro vantaggio del congelamento isocoro è che uccide i contaminanti microbici durante la lavorazione.
Secondo i ricercatori l’intera catena di produzione alimentare potrebbe utilizzare il congelamento isocoro: tutti, dai coltivatori ai trasformatori alimentari, dai produttori ai grossisti, ai rivenditori. Il processo funzionerà anche nel congelatore domestico, il tutto senza richiedere grandi investimenti in nuove apparecchiature.
Il congelamento isocoro è stato adottato per la prima volta da un ingegnere biomedico di Berkeley per la conservazione di tessuti e organi destinati ai trapianti.
Da allora, l’ARS e l’Università della California di Berkeley hanno richiesto un brevetto congiunto per l’applicazione del congelamento isocoro alla conservazione degli alimenti. Il team di ricerca sta ora sviluppando le migliori applicazioni di questa tecnologia all’industria degli alimenti surgelati, in particolare per portarla a livello industriale. Inoltre, cerca partner commerciali per il suo trasferimento commerciale.
Il congelamento isocoro è una tecnologia trasversale con applicazioni promettenti non solo nell’industria alimentare, ma anche in medicina, biologia e persino nei viaggi nello spazio.