La cosiddetta “paleo dieta” è stata riscoperta, soprattutto negli Stati Uniti, agli inizi degli anni 2000 approfittando del crescente interesse al ritorno alle abitudini alimentari dei nostri antenati percepite come più semplici e naturali.
Le interpretazioni e le definizioni di questa dieta variano in modo considerevole, ma l’idea di base è tornare indietro al modo con cui si alimentavano 10.000 anni fa, prima dell’agricoltura, con una dieta a base di carne magra, frutta secca a guscio, frutta e ortaggi senza cereali, legumi, prodotto lattiero caseari e alimenti ricchi in zuccheri raffinati e sale.
La richiesta di ingredienti naturali è in aumento; l’interesse in ingredienti naturalmente nutrienti e un ritorno a prodotti semplici ha portato a un crescente consumo di cereali antichi e alimenti verdi oltre a interessarsi a diete e abitudini alimentari alternative, quale la “paleo dieta”.
Secondo Innova Market Insights, da ottobre 2014 a settembre 2015 i lanci di nuovi prodotti “paleo” sono triplicati rispetto ai 12 mesi precedenti e soprattutto sono stati registrati anche al di fuori degli Stati Uniti, per esempio Australia ed Europa.
Questi lanci sono molto frammentati in termini di categorie di prodotti, sebbene cereali, prodotti da forno e snack rappresentino circa il 56%; i prodotti per la nutrizione degli sportivi si posizionano al quarto posto, seguiti dai prodotti lattiero caseari e dai soft drink.
Alcuni prodotti sono commercializzati come “paleo” riportando nel logo questa dicitura: negli Stati Uniti, infatti, si possono trovare, per esempio, i Paleo Cookies e le Paleo Protein Bar di Julian Bakery o la Paleocrunch Granola di Steve.