Il resveratrolo di origine vegetale è stato studiato a fondo per i suoi potenziali benefici a livello cardiovascolare, ma alcune prove indicano anche un ruolo potenziale nella salute del cervello. Un articolo pubblicato nel 2010 sull’American Journal of Clinical Nutrition da ricercatori inglesi riporta che una dose singola di 250 mg o di 500 mg di resveratrolo era in grado di migliorare l’afflusso sanguigno nel cervello.
Ricercatori tedeschi del Charité Universitätsmedizin Berlin e il Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences hanno pubblicato sul Journal of Neuroscience (2014, 34 (23), pagg. 7862-7870) i risultati del loro lavoro su come l’integrazione con il resveratrolo possa potenziare le prestazioni della memoria negli adulti e sui potenziali meccanismi d’azione.
Sono stati selezionati 46 adulti in buona salute in sovrappeso con età compresa tra 50 e 75 anni, tra i quali 18 donne: 23 sottoposti a un ciclo di 26 settimane di integrazione con 200 mg/die di resveratrolo e sono stati messi a confronto con gli altri 23 partecipanti a cui è stato somministrato un placebo. Prima e dopo questo periodo, i soggetti sono stati sottoposti a test di memoria e a neuroimmagini per accertare il volume, la microstruttura e la connettività funzionale dell’ippocampo, la regione chiave implicata nelle funzioni della memoria. Inoltre, sono stati analizzati l’antropometria, il metabolismo del glucosio e dei lipidi, l’infiammazione, i fattori neurotrofici e i parametri vascolari.
È stato osservato un effetto significativo del resveratrolo sulla ritenzione delle parole per più di 30 minuti; inoltre, il resveratrolo ha portato ad aumenti significativi della connettività funzionale dell’ippocampo e a diminuzioni dell’emoglobina glicata e del grasso corporeo rispetto al gruppo placebo.
Questo studio fornisce una prova iniziale del miglioramento delle prestazioni della memoria oltre che del metabolismo del glucosio e dell’aumento della connettività funzionale dell’ippocampo da parte del resveratrolo negli adulti.