Il resveratrolo, un polifenolo che si trova nel vino roso potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiache grazie alla sua azione sul microbiota intestinale secondo quanto riportato sulla rivista mBio (vol. 7, n. 2, e02210-15, 2016) da ricercatori cinesi.
Le malattie cardio vascolari sono la causa principale di morte nelle società industrializzate in Europa e con un’incidenza crescente nei Paesi in via di sviluppo.
La ricerca ha identificato nel resveratrolo un composto con proprietà antiossidanti con azione protettiva nei confronti delle malattie cardiache. Presso il centro ricerca per la sicurezza della nutrizione e degli alimenti di Chongqing, Cina, sono stati utilizzati dei ratti per studiare se l’effetto protettivo del resveratrolo fosse correlato ai cambiamenti nel microbiota intestinale. Sono stati misurati i livelli di TMA (trimetilammina) e TMAO (trimetilammina-N-ossido) al momento della somministrazione di una dose singola di colina (400 mg/kg di peso corporeo) o di TMA (40 mg/kg) e dopo 1, 2, 4, 6 e 8 ore. Hanno riscontrato che il resveratrolo riduceva i livelli di TMAO e inibiva la produzione di TMA necessaria per la produzione di TMAO. Il resveratrolo è in grado di rimodellare il microbiota intestinale e potrebbe essere utilizzato per promuovere la crescita di batteri benefici: infatti è stato notato che il consumo di resveratrolo controlla la crescita di in vivo di alcuni batteri buoni, quali Bacteroides, Lactobaciillus e Bifidobacterium.
Data la stretta relazione tra i livelli di TMAO e il microbiota intestinale, i ricercatori hanno ipotizzato che il resveratrolo rallenti l’aterosclerosi indotta da TMAO regolandone la sintesi e attraverso il micorbiota stesso.