Il crescente consumo di alimenti biologici o pronti al consumo può causare gravi episodi di malattie di origine alimentare. Lo sviluppo di colture microbiologiche per il rilevamento di agenti patogeni di origine alimentare è dispendioso in termini di tempo e denaro, oltreché laborioso. Pertanto, per le analisi sull’origine dei focolai vengono solitamente impiegati metodi alternativi come la reazione a catena della polimerasi (PCR).
Sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health un’équipe di ricercatori spagnoli ha pubblicato uno studio mirato a sviluppare un protocollo rapido e semplice per la rilevazione simultanea di Escherichia coli, Listeria monocytogenes, Staphylococcus aureus e Salmonella enterica mediante la combinazione di una fase di arricchimento in un singolo brodo di coltura e un test multiplex PCR (mPCR). L’efficacia di diversi mezzi di arricchimento è stata valutata mediante coltura e PCR. Come soluzione ottimale si è scelta l’acqua peptonata tamponata (BPW), mentre le condizioni di mPCR sono state ottimizzate e applicate sia a co-colture pure che a campioni di alimenti inoculati artificialmente (lattuga biologica e carne macinata). Nel mezzo di coltura inoculato con 100 CFU/mL, la mPCR è stata in grado di rilevare i quattro microrganismi. Quando eseguito su campioni di cibo artificiali, il test mPCR è stato in grado di rilevare E. coli, S. enterica e L. monocytogenes.
In conclusione, il brodo BPW può supportare efficacemente la crescita simultanea di E. coli, S. aureus, L. monocytogenes e S. enterica e potrebbe quindi essere utilizzato prima di un test di rilevamento mediante mPCR negli alimenti pronti al consumo, riducendo notevolmente i tempi, costi delle analisi.