Sull’European Journal of Heart Failure (2013, 15) sono stati pubblicati i risultati di uno studio condotto in collaborazione in diversi stati, quali Danimarca, India, Austria, Polonia, Repubblica Slovacca, Svezia, Italia e Australia.
La disfunzione della mancanza di bioenergie e di energia del miocardio potrebbe essere una caratteristica dominante dell’arresto cardiaco (HF) e il metabolismo del miocardio è stato oggetto di attenzione. È stato trovato che il livello nel tessuto del miocardio del coenzima Q10 (CoQ10), componente redox essenziale della catena respiratoria, è inversamente correlato alla gravità dell’arresto. Pertanto sono stati studiati gli effetti del CoQ10 sui sintomi dei pazienti, sulla capacità funzionale e sulle conseguenze a lungo termine con stato patologico e mortalità.
I pazienti che hanno subito un arresto cardiaco ci classe III o IV che stavano effettuando una terapia farmacologica alla New York Heart Association (NYHA) sono stati assegnati in modo randomizzato o nel gruppo trattato con 100 mg di CoQ10 tre volte al giorno o quello con placebo. L’obiettivo primario a lungo termine era il tempo al primo “MACE” (principale evento cardiovascolare negativo) compresa l’ospedalizzazione non programmata dovuta a un peggioramento dell’HF, la morte cardiovascolare, il trapianto urgente del cuore e il supporto meccanico.
Sono stati coinvolti per un periodo di due anni 420 pazienti (202 trattati con il CoQ10 e 218 con il placebo). Dopo due anni c’era stato un significativo miglioramento del gruppo del CoQ10: i pazienti trattati con il CoQ10 avevano fatto registrare una mortalità cardiovascolare significativamente più bassa e un minor ricorso all’ospedalizzazione per HF. Erano comunque diminuiti tutte le cause di mortalità nel gruppo del CoQ10 (18 pazienti contro 36) e il numero degli eventi negativi.
Q-SYMBIO è il primo studio a doppio cieco sull’HF cronico che prende in considerazione che l’integrazione con il CoQ10 potrebbe migliorare la sopravvivenza. I pazienti trattati con il CoQ10 hanno ridotto le percentuali di ospedalizzazione per aggravamento del problema e diminuito la mortalità cardiovascolare: due fattori che entrambi potrebbero riflettere un miglioramento significativo della funzione cardiaca. Il trattamento con il CoQ10 è sicuro e dovrebbe essere considerato come parte della terapia di mantenimento dei pazienti affetti da HF cronico.