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I prodotti senza glutine diventano fenomeno di massa

L’interesse nei confronti degli alimenti “senza” è in continuo aumento a livello globale, trainato in particolare dalla crescente disponibilità di linee di prodotti senza glutine. Secondo i dati registrati da Innova Market Insights i lanci di questi ultimi, fra alimenti e bevande, da aprile 2014 ad aprile 2015, sono risultati in aumento di oltre il 18% negli Stati Uniti.
Lu Ann Williams, direttore innovazione di Innova Market Insights, sostiene che il fenomeno sia in parte dovuto al miglioramento dei regolamenti in materia di etichettatura, ma anche alla crescente consapevolezza dell’intolleranza al glutine nella dieta e allo sviluppo di prodotti senza glutine più buoni e mainstream in tutta una serie di settori del food & beverage.
Le principali aree di attività negli ultimi anni sono stati i prodotti da forno, a base di cereali e gli snack, soprattutto in virtù della crescente domanda di alternative al numero relativamente elevato di linee contenenti glutine in questi settori, o grazie alla disponibilità di ingredienti alternativi senza glutine.
Il mercato dei prodotti cerealicoli, che comprende cereali per la colazione e barrette ai cereali, è relativamente ben impostato per soddisfare la tendenza del senza glutine ed offre già numerose opzioni a base di cereali senza glutine. A causa di ciò e della natura relativamente concentrata del mercato, non è sorprendente che la quota di lanci di prodotti senza glutine nel comparto dei cereali sia molto superiore alla media del mercato alimentare e delle bevande in generale, pari al 21%, tanto da raggiungere un incredibile 43% negli Stati Uniti.
È interessante notare che, pur essendo una delle categorie di prodotti più fortemente associati con il grano e quindi con il glutine, il settore dei prodotti da forno ha registrato una quota media di lanci un po’ inferiore alla media delle novità senza glutine proposte sul mercato, attestandosi sul 9%, forse in parte come riflesso della diversità del settore e degli alti livelli di attività sui nuovi prodotti a livello globale. Il numero effettivo di lanci di prodotti da forno senza glutine è comunque aumentato costantemente negli ultimi anni. I biscotti coprono la quota più ampia fra i senza glutine, con oltre il 40%, e pari all’8% del totale dei lanci di biscotti, mentre il pane gluten free riguarda meno del 16% dei lanci complessivi di prodotti da forno senza glutine, ma il dato è pari al 9% del totale dei lanci di pane.
Anche il mercato degli snack registra una percentuale relativamente elevata di lanci di prodotti che propagandano l’assenza di glutine, con una media del 13% a livello globale, ma che sale ad oltre il 42% negli Stati Uniti. In termini di sviluppo di prodotto e del mercato, il comparto degli snack beneficia in particolare dal fatto che molti ingredienti di base per questi prodotti, come le patate, il mais, la soia e la frutta a guscio, sono naturalmente privi di glutine, per cui si tratta di un claim relativamente facile da ottenere in molti casi. Negli ultimi anni gli ingredienti utilizzati in sostituzione del grano o di altri cereali per offrire una formulazione priva di glutine hanno incluso lenticchie, fagioli neri, fagioli cannellini, manioca, riso interale, frutta a guscio, patate dolci e una grande varietà di altri ortaggi.
Anche in molti altri comparti del mercato alimentare e delle bevande si assiste ad un crescente interesse per i prodotti riformulati senza glutine, o dove si sottolinei anche solo la natura senza glutine delle gamme esistenti.
Osserva la Williams che l’intolleranza al glutine non è più l’unico motivo che spinge all’acquisto di alimenti senza glutine, perché i consumatori spesso considerano altrettanto se non più importanti questioni come il benessere generale, la salute dell’apparato digerente, il controllo del peso e il valore nutrizionale. Pare che, grazie all’etichettatura più specifica degli alimenti senza glutine e della maggiore disponibilità di prodotti di alta qualità e con un buon profilo sensoriale, il settore sia destinato a sfruttare ancora di più l’enorme potenziale di mercato per questo tipo di prodotti.

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