La maggior parte delle persone consuma più sale del necessario con un rischio elevato di malattie cardiache e infarto, le due principali cause di morte nella popolazione a livello mondiale. Ma uno studio, pubblicato dai ricercatori tedeschi sulla rivista Cell Metabolism (2015, vol. 21, n.3, 493-501), ha rivelato che il sale assunto con l’alimentazione potrebbe avere dei vantaggi a livello biologico: infatti potrebbe difendere l’organismo dall’invasione dei microbi.
Una dieta ricca in sale ha aumentato l’accumulo di sodio nella pelle dei ratti che hanno dimostrato una risposta immunitaria potenziata a un parassita che infetta la pelle. Queste scoperte suggeriscono che il sale potrebbe avere un effetto terapeutico promuovendo le difese contro gli attacchi microbici.
Ma il sodio accumulato in grandi quantità nella pelle, soprattutto nei soggetti più anziani, può portare a un aumento della pressione sanguigna e del rischio di malattie cardiache e di infarto. Una dieta ricca in sodio, che aumenta l’accumulo di sodio nella pelle, può peggiorare anche le malattie autoimmuni e aumentare il rischio di tumore allo stomaco.
I ricercatori hanno notato un quantitativo insolitamente alto di sodio nella pelle infettata di un ratto che era stato morsicato dai compagni di gabbia. Allora, hanno controllato sugli uomini e hanno trovato che le aree infette nei pazienti con infezioni batteriche della pelle erano interessate da un considerevole accumulo di sale. Gli
esperimenti sui ratti hanno dimostrato che una dieta ricca in sodio potenziava l’attività delle cellule del sistema immunitario chiamate macrofagi promuovendo la guarigione delle zampe infettate con la Leishmania major, un parassita.
Successivamente, i ricercatori esamineranno come gli accumuli di sale nella pelle siano correlati alle risposte immunitarie e perché il sale si accumuli nella pelle degli adulti.