I sostituti della carne potrebbero svolgere un ruolo importante nella realizzazione di diete vegetariane, ma il loro consumo attuale è limitato. Lo studio di modellizzazione condotto in Olanda e pubblicato sulla rivista Sustainability mira a esplorare l’impatto nutrizionale e le emissioni di gas serra dei sostituti della carne.
Utilizzando indagini sulle diete in Danimarca, Repubblica Ceca, Italia e Francia (~6.500 adulti), sono state composte diete alternative nelle quali tutta la carne (in grammi) è stata convertita in sostituti della carne (con e senza arricchimento). Confrontando le diete osservate e quelle con sostituzione della carne, le diete con una migliore aderenza alle linee guida dietetiche basate sugli alimenti (FBDG) sono state modellate utilizzando la DEA (Data Envelopment Analysis). Queste diete migliorate sono state poi ulteriormente ottimizzate in base alle preferenze alimentari (MaxP, indice di somiglianza della dieta), la qualità dei nutrienti (MaxH, Nutrient Rich Diet score, NRD15.3) o le emissioni di gas serra legate alla dieta (GHGE) (MaxS, CO2equivalenti). In tutti i modelli di dieta ottimizzati, la quantità totale di carne era inferiore a quella delle diete osservate, cioè, il 30% in meno nella MaxP, il 50% in meno nella MaxH, e il 75% in meno nella MaxS. Nella dieta MaxP, l’NRD15.3 è ~6% più alto, il GHGE è ~9% più basso e l’~83% dell’assunzione è rimasto simile. Nella dieta MaxH, l’NRD15.3 è ~17% più alto, il GHGE è ~15% più basso e il ~66% dell’assunzione è rimasto simile. Nella dieta MaxS, l’NRD15.3 è ~9% più alto, il GHGE è ~33% più basso, e il ~65% dell’assunzione è rimasto simile. Quando si utilizzano sostituti della carne arricchiti, per tutti i modelli di diete, la somiglianza della dieta è in media più bassa del 2% e la riduzione del GHGE è in media più alta del 3% rispetto agli stessi scenari senza arricchimento.
Quest’analisi dimostra che i sostituti della carne, a condizione che la loro preferenza sia simile alla carne, possono fornire benefici per il GHGE, senza necessariamente compromettere la qualità dei nutrienti.