Gli estratti del tè verde potrebbero migliorare diverse funzioni cognitive con particolari benefici per la memoria a breve termine secondo quanto affermato da ricercatori giapponesi sulla rivista Nutrients (2014, vol. 6, n. 10, pagg. 4032-4042).
Il tè verde è conosciuto per i suoi diversi effetti benefici per la salute umana, anche se l’effetto del consumo di tè verde sulle disfunzioni cognitive deve essere verificato clinicamente. Il tè verde contiene tra il 30% e il 40% di polifenoli idrosolubili, tra i quali i principali sono l’epigallocatechina gallato (EGCG), l’epigallocatechina (EGC
l’epicatechina gallato (ECG) e l’epicatechina (EC). Il tè verde, secondo la letteratura, è correlato a un ridotto rischio di Alzheimer e di certi tumori, a una migliore salute orale e del sistema cardiovascolare e a benefici nel controllo del peso.
I ricercatori giapponesi hanno condotto uno studio clinico per esaminare questo tipo di effetti. Hanno partecipato allo studio 12 anziani con età media di 88 anni affetti da disfunzioni cognitive (punteggio del MMSE-J (Mini-Mental State Examination Japanese version) 15,3 ± 7,7) e con assistenza a casa. I partecipanti hanno assunto giornalmente 2 g di polvere di tè verde per 3 mesi; dopo questo periodo il punteggio MMSE-J dei partecipanti era migliorato in modo significativo (17,0 ± 8,2).
Questo risultato suggerisce che il consumo di tè verde potrebbe essere efficace nel miglioramento delle funzioni cognitive o nel rallentamento della progressione delle disfunzioni cognitive. Sono comunque necessari studi controllati a lungo termine su larga scala per chiarire ulteriormente gli effetti.