L’analista di mercato Mintel ha recentemente annunciato tre tendenze chiave per le industrie alimentari, delle bevande e della ristorazione globale, tracciandone analisi, approfondimenti e raccomandazioni incentrate sulle previsioni dei comportamenti dei consumatori a breve (prossimi 12 mesi), medio (più di 18 mesi) e lungo termine (più di cinque anni).
Nutrire la mente
Il primo trend può essere identificato con l’espressione “Nutri la mente”, ovvero i prodotti e le formulazioni innovative di cibi e bevande in grado di offrire soluzioni per il benessere mentale ed emotivo finalizzati ad un’alimentazione sana. Nel 2021 e oltre ci si può aspettare di vedere i marchi di cibo, bevande e servizi di ristorazione offrire momenti di tregua con rituali di prodotti e formulazioni in grado di alleviare lo stress. Man mano che si allontana la speranza di riuscire ad archiviare il rischio di ammalarsi di COVID-19, i consumatori cercheranno di impegnarsi più seriamente per ridurre i rischi per la salute associati a un’alimentazione poco sana, cercando di essere più consapevoli sul tema utilizzando anche informazioni e incentivi attraverso la tecnologia. La pandemia globale ha infatti aumentato l’attenzione sull’importanza del benessere ed è probabile che nei prossimi anni i consumatori cercheranno più prodotti e servizi in grado di farli stare meglio a livello mentale ed emotivo. Per questo si immagina che le formulazioni funzionali e i prodotti multisensoriali emotivamente coinvolgenti aiuteranno i produttori di alimenti e bevande e servizi di ristorazione a farsi largo tra una miriade di opzioni che si rivolgono alla salute mentale ed emotiva. Secondo Mintel formulazioni innovative di cibi e bevande aiuteranno le persone a capire come la dieta può influenzare la salute mentale ed emotiva, e questo stimolerà l’interesse per l’approccio psicologico al mangiar sano.
Ridefinizione della qualità
L’analista ritiene che i marchi dovranno confrontarsi con nuove definizioni di “fiducia”, “qualità” ed “essenzialità”. Si prevede che i consumatori chiederanno piatti lussuosi ma accessibili per occasioni speciali di “hometainement”, ovvero di intrattenimento fra le mura domestiche. Ci si aspetta quindi che produttori e retailer lanceranno sul mercato prodotti con claim etici o riguardanti la sostenibilità ambientale a prezzi adeguati, mentre dal canto loro i consumatori chiederanno più opportunità di acquisto in modalità senza contatto, stimolando l’espansione dei servizi esperienziali. Nei prossimi cinque anni e oltre, quindi, avranno la meglio i marchi e gli operatori della GDO che investiranno per garantire una catena di rifornimento senza interruzioni e un accesso equo a cibi sani.
Quando si tratta di valore, i consumatori sconvolti dalla pandemia cercano un ritorno all’essenziale, per cui si sono concentrati su consumi minimi e su come migliorare il rapporto qualità/prezzo dei loro acquisti.
Con la riapertura dei mercati, il ritmo della vita si farà più veloce e i consumatori cercheranno prodotti alimentari, bevande e servizi di ristorazione pratici, veloci da preparare, igienici e audaci. Nei prossimi anni, i marchi dovranno anche rispondere a nuove definizioni di qualità e garantire che l’e-commerce sia accessibile agli acquirenti di tutti i livelli socioeconomici. L’attenzione a come spendere al meglio i propri soldi spingerà i produttori ad essere più trasparenti sul prezzo dei prodotti fornendo dettagli sugli ingredienti, i processi e le persone che si riflettono nel prezzo finale.
Uniti dal cibo
Secondo Mintel i produttori di alimenti e bevande dovranno trovare l’equilibrio fra il bisogno di una persona di sentirsi unica e speciale e il desiderio di far parte di comunità di individui che la pensano allo stesso modo. Nei prossimi 12 mesi, quindi, c’è da aspettarsi che incoraggeranno i consumatori a scegliere i loro marchi come forma di autoespressione e modo di riconnettersi con le loro identità pre-pandemiche. Ci si attende uno sviluppo del commercio sociale come un nuovo modo per i marchi di capitalizzare sulla costruzione di comunità che, a loro volta, forniranno loro modi concreti per avere un ritorno sulle risorse investite, la propria reputazione e la capacità di raggiungere i consumatori, aiutandoli ad agire su temi importanti. Per Mintel i consumatori capiscono meglio il valore della comunità dopo il COVID-19. Riconoscendo l’importanza della connessione e del supporto, i consumatori si organizzeranno in comunità di persone affini per la socializzazione e il cameratismo. I produttori di alimenti, bevande e servizi di ristorazione potranno trarre vantaggio da interessi e passioni comuni a cui i consumatori possono legare la propria identità per riunirli. Le persone che condividono la scelta dei marchi che hanno in comune, formeranno comunità che amplieranno i circoli sociali e sperimenteranno strumenti collettivi per fare la differenza.