È stato suggerito che gli alimenti ricchi in antocianine potrebbero avere effetti antiossidanti e migliorare la funzione vascolare come dimostrato principalmente in vitro e su modelli animali. I mirtilli sono fonti ricche in antocianine e Patrizia Riso, insieme a colleghi dell’Università di Milano e a ricercatori danesi e statunitensi, hanno ipotizzato che la loro assunzione potesse migliorare la protezione cellulare dallo stress ossidativo e avere influenza sulla funzione endoteliale negli uomini. Lo scopo dello studio era analizzare l’effetto di una porzione (300 g) di mirtilli su marker selezionati dello stress ossidativo e della protezione antiossidante (danno del DNA endogeno e indotto dall’ossidazione)e su markler della funzione vascolare (cambiamenti nel tono arterioso periferico e livelli dell’ossido nitrico nel plasma) in soggetti maschi. Nello studio a controllo incrociato randomizzato, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nutrition Research (vol. 33, n. 3, pagg. 220-227), 10 giovani volontari hanno ricevuto una porzione di mirtilli macinati e, dopo un periodo di smaltimento, una porzione di gelatina di controllo. Sono stati raccolti campioni di sangue prima e dopo il consumo (1, 2 e 24 ore) e sono stati utilizzati per valutare l’assorbimento delle antocianine (attraverso la spettrometria di massa), il danno al DNA endogeno e indotto dall’H2O2 nelle cellule mononucleari del sangue (attraverso il comet test o single cell gel electrophoresis) e le concentrazioni plasmatiche dell’ossido nitrico (attraverso un saggio fluorimetrico). È stata accertata la funzione arteriosa periferica con l’Endo-PAT 2000.
I mirtilli hanno ridotto in modo significativo il danno al DNA indotto dall’H2O2 (-18%) un’ora dopo l’assunzione rispetto al controllo, ma non sono state osservate differenze significative per il danno endogeno al DNA, per la funzione arteriosa periferica e per i livelli di ossido nitrico.
In conclusione, una porzione di mirtilli sembra essere sufficiente per migliorare la difesa antiossidante cellulare contro il danno al DNA, ma sono necessari ulteriori studi per capire il loro ruolo sulla funzione vascolare.