Ricercatori dell’Agricultural Research Service americano hanno collaborato con WholeVine Products, un’azienda della California settentrionale che produce farine delle diverse varietà di uva, per scoprire maggiori informazioni sui potenziali benefici salutistici di queste insolite farine.
Attualmente, i panificatori miscelano queste farine con altre per preparare pani, biscotti o cracker; questi studi avevano l’obiettivo di estendere il loro utilizzo, quale ingrediente promotore della salute, in una più vasta gamma di alimenti. Questo potrebbe ridurre il quantitativo di vinaccioli che a oggi finisce nel mangime per bovini, nel compost o in discarica.
In un esperimento preliminare era stato riscontrato che il colesterolo nel sangue, la steatosi epatica e l’aumento di peso erano ridotti nei criceti da laboratorio alimentati con razioni ricche in grasso per indurre all’obesità tagliate con la farina di vinaccioli di Chardonnay rispetto ai criceti alimentati con razioni tagliate con la farina di vinaccioli di Cabernet Sauvignon o Syrah.
La ricerca, documentata in una revisione scientifica pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry nel 2014, è unica. Alcune ricerche precedenti avevano dimostrato effetti di riduzione del colesterolo e di controllo del peso degli estratti delle miscele di sottoprodotti della vinificazione, quali i vinaccioli e la buccia dell’uva. Ma questo studio è il primo che dimostra che la farina di vinaccioli è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, soprattutto di quello LDL e VLDL.
Per capire meglio, i ricercatori hanno cercato cambiamenti nell’attività di diversi geni associati all’obesità e al modo nel quale l’organismo metabolizza i grassi e il colesterolo. È stato dimostrato che la leptina, normalmente alta nei soggetti obesi, diminuisce; inoltre, è stato riscontrato che la bassa attività dei geni coinvolti con la produzione del colesterolo e degli acidi biliari nel fegato è correlata con livelli minori di LDL, VLDL e colesterolo totale nei criceti alimentati con farina di vinaccioli di Chardonnay. Sono stati scelti i criceti come modello da laboratorio perché, come gli uomini, assorbono il colesterolo dagli alimenti e lo sintetizzano nel fegato.
Lo studio sui criceti è stato seguito dalla ricerca clinica, tuttora in corso, alla Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, con volontari che determinerà se gli effetti benefici visti nei criceti sono presenti anche negli uomini.
Ma non è tutto; utilizzando una tecnologia all’avanguardia, i ricercatori stanno determinando se, aggiungendo la farina di vinaccioli di Chardonnay alle razioni fornite a ratti, cambiano i tipi e i quantitativi di batteri residenti nell’intestino degli animali. ll microbiota intestinale interessa i ricercatori per il ruolo che alcuni batteri svolgono nel controllo dell’obesità o del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.