Uno studio effettuato sui roditori, e presentato durante l’annuale conferenza a Brighton (GB) della Società di Endocrinologia inglese, ha osservato che la fenilalanina, un amminoacido molto comune derivante dalla digestione di cibi ricchi di proteine, stimola quegli ormoni che nei topi aumentano il senso di sazietà.
La grelina ci dice quando siamo affamati, mentre alti livelli di GLP-1 suggeriscono al corpo che abbiamo mangiato abbastanza da essere sazi. Mariana Norton e Amin Alamshah dell’Imperial College di Londra hanno portato avanti degli esperimenti sui roditori durante i quali somministravano a un gruppo di topi normopeso una singola dose di fenilalanina, mentre a un gruppo di topi obesi ne somministravano diverse dosi. Analizzando i risultati si è scoperto che la fenilalanina interagisce con il cosiddetto recettore sensibile al calcio (CaSR) che aumenta i livelli d GLP-1, diminuendo l’appetito. Infatti nei roditori si è verificata una perdita di peso nonché una maggiore attività motoria.
La dott. Norton commenta: “Siamo i primi a dimostrare un ruolo attivo del CaSR nella soppressione dell’appetito, potrebbe risultare cruciale per prevenire o trattare l’obesità”.