Secondo un’indagine sugli stili di vita dei consumatori nel 2018 dell’analista Innova Market Insights, 8 statunitensi su 10 hanno cambiato la dieta individuale o familiare e oltre il 39% ha aumentato il consumo di frutta e verdura per stare meglio.
L’interesse per un’alimentazione a base vegetale non mostra segni di rallentamento, confermandosi una delle principali tendenze per il 2019. Le aziende e i marchi stanno rendendo più ecologici i loro portafogli per attirare i consumatori che desiderano aggiungere più opzioni vegetariane alla dieta. Per il consumatore di massa, passare ad alimenti vegetali significa raggiungere un equilibrio sano e sostenibile tra carne e verdure piuttosto che adottare un modo di mangiare “tutto-o-niente”.
Lu Ann Williams, direttore dell’Innovazione di Innova Market Insights, ritiene che, anche se i vegani stanno aumentando a livello globale, non è stato questo il fattore chiave per il crescente interesse per un’alimentazione a base di vegetali. Piuttosto è il boom ben documentato della popolarità delle diete flexitariane che sta alimentando il mainstreaming dei prodotti vegani e l’uso di certificazioni vegane.
L’attrattiva delle alternative vegetali si è ampliata ben oltre il gruppo relativamente piccolo di chi evita i prodotti animali per ragioni etiche, andando ad interessare il gruppo molto più ampio di persone che vogliono un’alimentazione più sana e “pulita”. Di conseguenza, i protocolli di etichettatura e certificazione vegani sono ora sempre più comuni nel mercato dei prodotti alimentari e delle bevande di massa in tutta una serie di settori merceologici.
Quasi il 6% dei lanci globali di alimenti e bevande registrati da Innova Market Insights nei 12 mesi fino alla fine di settembre 2018 ha sfruttato un posizionamento che ammicca ai vegani, rispetto a solo l’1,4% di cinque anni prima. Anche nel mercato statunitense relativamente sviluppato, questi prodotti sono più che raddoppiati, passando dal 3,4% all’8% nello stesso periodo, mentre nel Regno Unito sono aumentati da meno del 5% a un sostanziale 13,5%.
Il maggiore interesse per le diete a base vegetale ha anche portato i prodotti alternativi alla carne a superare i confini del pubblico vegetariano e vegano, arrivando a raggiungere una base molto più ampia di flexitariani, poiché la ricerca sui nuovi prodotti si è concentrata sul miglioramento della qualità per somigliare sempre di più alla vera carne. Questi prodotti hanno rappresentato il 14% dei lanci di prodotti carnei a livello mondiale nei primi nove mesi del 2018, rispetto al 6% nel 2013. È stata significativa l’attività di innovazione portata avanti da nuovi marchi di sostitutivi della carne a base vegetale volta a creare alternative buone, nutrienti e sostenibili per vegetariani, vegani, flexitariani e consumatori desiderosi di ridurre i consumi di carne.
Anche il mercato delle alternative lattiero-casearie ha beneficiato dell’interesse per le diete a base vegetale, e ha visto la crescente disponibilità e promozione di opzioni a base vegetale rispetto alle linee tradizionali, in particolare bevande tipo latte, ma anche prodotti contenenti fermenti, come yogurt, dessert surgelati e gelati, panna e formaggi.
Sempre nell’ottica dell’innovazione rientra la crescente varietà di ingredienti vegetali, esclusa la soia, per la formulazione di bevande, compresi cereali come riso, avena e orzo, oppure frutta a guscio come mandorle, nocciole, anacardi, noci e macadamia, ma anche cocco o opzioni più insolite come lupini, canapa e semi di lino.
I dati di Innova Market Insights indicano che i prodotti che sottolineano l’origine vegetale sono aumentati del 62% a livello globale (CAGR 2013-2017), con un’ulteriore crescita nell’ambito di proteine vegetali, principi attivi botanici, edulcoranti, erbe, condimenti e coloranti alimentari, a dimostrazione di un settore innovativo e fiorente trainato da aspetti salutistici, etici e legati alla sostenibilità.