Secondo una recente indagine di Innova Market Insights, negli ultimi anni, nell’ambito globale degli snack, sono cresciuti stabilmente i lanci di prodotti a base di frutta a guscio, dal momento che essi sono sempre più considerati come uno spuntino pratico e nutriente e che la tecnologia ha consentito di sviluppare in particolare la categoria dei prodotti a valore aggiunto.
Dai dati emerge che frutta a guscio e semi hanno rappresentato oltre il 37% dei lanci di snack nel 2013, mentre gli snack salati coprono il resto. La quota della frutta secca è cresciuta negli ultimi anni, considerando che era meno del 36% nei 12 mesi precedenti e appena sopra il 32% cinque anni fa.
La quota della frutta a guscio nella categoria degli snack varia notevolmente da Paese a Paese. Le percentuali sono particolarmente elevate nei mercati dell’Europa continentale, come la Spagna, la Francia e la Germania, dove la frutta a guscio viene tradizionalmente consumata come spuntino, mentre quote inferiori si registrano laddove vi è una predominanza delle patatine fritte, in particolare nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Questo è vero in una certa misura anche in termini di attività di prodotto, con l’Europa occidentale che fa segnalare la maggiore penetrazione della frutta a guscio, pari al 40% del totale dei lanci di snack, mentre negli Stati Uniti questa quota scende a un più modesto 32%, ben al di sotto della media mondiale.
Sostiene Lu Ann Williams, direttore del settore innovazione di Innova Market Insights, che il mercato degli snack a base di frutta secca confezionati hanno vissuto fortune alterne negli ultimi anni, con alcuni momenti di difficoltà nel mercato delle arachidi salate standard e di altre linee di prodotti tradizionali, ma un crescente interesse per i prodotti a valore aggiunto, come ad esempio le linee naturali, aromatizzate, premium o dove si fa valere il branding.
La frutta a guscio esotica, come noci del Brasile, macadamia, pistacchi e noci pecan, viene sempre più utilizzata per aggiungere valore e interesse per il mercato, mentre i mix di prodotti si sono spostati in aree completamente nuove in termini di ingredienti e lontano dalla tradizionale dipendenza dalle vendite stagionali.
Anche l’attenzione alla salute rappresenta un fattore chiave del mercato negli ultimi anni, con il crescente posizionamento della frutta a guscio come spuntino sano. Si tratta infatti di un prodotto adatto ad essere consumato tutto l’anno, sia come spuntino d’impulso che come snack da condividere in occasioni sociali programmate a casa o in pubblico.
Il continuo interesse per le caratteristiche salutari della frutta a guscio si è riverberato in un terzo dei lanci globali nel 2013 posizionato su una piattaforma salutistica di qualche tipo, quota che sale oltre il 60% negli Stati Uniti. La naturalezza è stata un settore chiave di interesse ed è stata la categoria più citata nei claim. I lanci di frutta a guscio commercializzata rivendicandone caratteristiche quali “biologico”, “naturale” o “senza additivi/conservanti” hanno coperto quasi il 19% del totale, ma sono stati popolari anche i riferimenti a contenuto di fibra, proteine e basso tenore in sodio, utilizzati rispettivamente in quasi il 6%, poco più del 4% e poco meno del 3% dei lanci.
Williams conclude: “Mentre le opportunità di innovazione sono sempre sembrate più limitate per la frutta a guscio rispetto ad altri settori del mercato degli snack, sembrerebbe che oggi non sia più così. I miglioramenti tecnologici hanno permesso lo sviluppo di sapori e rivestimenti molto più complessi e sofisticati, oltre che di una gamma di formati di confezioni pratiche, compresi tubi in cartone richiudibili, buste in plastica e alluminio, vasetti di plastica o i più tradizionali sacchetti flow-wrapped”.