Su The Journal of Neuroscience (33 (41), pagg. 16072-16087) sono stati pubblicati i risultati di uno studio complesso che ha valutato, utilizzando dei ratti, se l’assunzione con la dieta di steroli vegetali potesse avere effetti benefici sull’Alzheimer. Sono stati analizzati gli affetti degli steroli vegetali e del colesterolo sulla proteina precursore dell’amiloide (APP). Infatti l’amiloide-β (Aβ), generato per processo proteolitico dell’APP dalle secretasi β e γ, è il principale costituente delle placche senile nell’Alzheimer. Il gruppo di ricercatori tedeschi, olandesi e finlandesi ha trovato che lo stigmasterolo è l’unico sterolo vegetale che ha diminuito in modo significativo i livelli di Aβ. Rispetto allo stigmasterolo, il β-sistosterolo e il colesterolo hanno aumentato in modo significativo i livelli di Aβ, mentre il campesterolo e il brassicasterolo hanno dimostrato un effetto minore o nullo. I ricercatori fanno notare che lo stigmasterolo è strutturalmente diverso dal colesterolo con un addizionale doppio legame a C22-C23 e un gruppo etilico al C24. L’analisi dei meccanismi molecolari hanno rivelato che lo stigmasterolo inibisce direttamente l’attività della β-secretasi.
Sono stati notati anche altri effetti indotti dallo stigmasterolo su differenti processi cellulari, quali la modulazione diretta degli enzimi, l’espressione genetica e i processi di trasporto subcellulare, che hanno portato a una riduzione della generazione di Aβ del 38%.
Gli autori concludono che una dieta arricchita in steroli vegetali contenenti principalmente stigmasterolo potrebbe avere effetti benefici sull’Alzheimer. I dati dimostrano che gli steroli vegetali sono componenti alimentari biologicamente attivi con importanti processi funzionali nel cervello, ma gli studiosi avvertono che potrebbero interferire con altre funzioni cerebrali, quali, la neurotrasmissione e il trasporto delle proteine attraverso la membrana, effetti che dovrebbero essere approfonditi con ulteriori studi.