La riduzione dei cosiddetti oligo-, di-, mono-saccaridi e polioli fermentabili (FODMAP) in un alimento base quale il pane di segale può portare a una diminuzione dei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, ma non è sufficiente di per sé a raggiungerne il controllo. Questo è quanto emerge dall’articolo pubblicato sulla rivista Alimentary Pharmacology & Therapeutics da ricercatori finlandesi.
Lo studio ha messo in evidenza che il pane di segale modificato povero in FODMAP riduce l’accumulo di gas intestinale e potrebbe essere un modo per aumentare l’assunzione di fibre, ma per un controllo della sindrome dell’intestino irritabile è consigliabile cambiare radicalmente la dieta.