L’uso di una nuova tecnica di incapsulamento con alginato e amido di mais potrebbe aumentare il tasso di sopravvivenza dei probiotici.
Lo studio è stato fatto su un modello di intestino e colon per verificare la sopravvivenza di Lactobacillus casei 01 e i suoi effetti sull’insieme dei microrganismi simbiotici.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Food BioScience, è stato diretto da Tanachai Pankasemsuk dell’Università Thailandese Chiang Mai ed è basato su studi precedenti che avevano rivelato come gli acidi grassi a catena corta, provenienti dal microbioma dell’intestino, aumentavano del 17%, mentre i livelli di Lactobacillus e Bifidobacterium aumentavano di 2 e 1 CFU.
Per confermare e lavorare su questa ipotesi, sono stati utilizzati alginato e amido di mais resistente per intrappolare i Lactobacillus casei 01, che in questo modo sopravvivevano in numero maggiore rispetto alle cellule libere di probiotici. Nel colon, il rivestimento del L-casei 01 aveva un massiccio impatto sull’aumento dei lactobacilli indigeni, durante una fermentazione di 24 ore, mentre gli acidi grassi a catena corta, come acetato, propionato e buttirato, erano i prodotti maggiormente sintetizzati dal microbioma del colon, con una fermentazione di 48 ore.