Per il ventennale di Vitafoods Europe, i “fondatori”, ovvero quelle aziende che hanno partecipato fin dalla prima edizione, hanno riflettuto sui cambiamenti che sono accaduti nell’industria in questi ultimi vent’anni.
Al primo Vitafoods, a Copenhagen nel marzo 1997, erano presenti 100 espositori su 2.500 mq visitati da 1.200 operatori del settore, mentre quest’anno ci saranno più di 900 espositori in 4 padiglioni su una superficie di oltre 40.000 mq con più di 16.500 visitatori attesi.
Dalla seconda edizione, visto l’enorme successo, la fiera è stata trasferita a Ginevra dove si svolge tuttora. La qualità dei visitatori, uno dei punti di forza, è rimasta sempre molto alta. Senza dubbio, Vitafoods Europe è l’evento nutraceutico leader a livello europeo.
Tra i principali sviluppi e tendenze, emersi fin dal primo Vitafoods, c’è un quadro normativo più restrittivo, la tecnologia digitale e la nutrizione personalizzata.
Alcune testimonianze: Giusi Losi di Indena afferma che Vitafoods Europe cresce di edizione in edizione e diventa sempre più internazionale, mentre Antoine Dauby di Naturex dice che la crescita dell’evento rispecchia la risalita dei temi salutistici ai primi posti dell’agenda politica e sociale in tutto il mondo.
Richard Sasse di Lonza afferma che il mercato oggi è plasmato dalla legislazione, soprattutto quella relativa ai claim salutistici.
Secondo Mia Casparij di Chr Hansen i regolamenti hanno fatto sì che fosse posta maggiore attenzione alla documentazione, alla purezza e all’origine dei prodotti.
La prossima edizione si svolgerà dal 10 al 12 maggio 2016 presso il Palexpo di Ginevra e la Vitafoods Europe Conference si focalizzerà sulle ultime ricerche internazionali sul controllo del peso, sulle malattie cardio-vascolari e sull’invecchiamento in salute, progetti finanziati dall’Unione europea: Full4Health, per studiare la psicologia delle abitudini alimentari; Project Satin – SATiety INnovation, uno studio su nutrienti e ingredienti che promuovono sazietà al fine di combattere l’obesità; BACCHUS, dedicato alla ricerca dei bioattivi che si trovano negli alimenti e che potrebbero avere benefici per la salute del sistema cardiovascolare; NU-AGE, una ricerca che coinvolge un consorzio di 30 aziende e organizzazioni di 17 Paesi europei sull’invecchiare in salute.