Uno studio dell’Università di Bergen (Norvegia) ha evidenziato che un normale apporto di vitamina D può ridurre il rischio di morte prematura nei soggetti affetti da malattie cardiovascolari. La professoressa Jutta Dierkes, a capo dello studio, ha spiegato che “L’apporto di vitamina D di ogni individuo varia a seconda di dove vive e che tipo di dieta segue”. Ad esempio i paesi nordici raccomandano di assumere 20 microgrammi al giorno di vitamina D, 15 gli USA e la Germania ne raccomanda 20.
Lo studio ha coinvolto 4000 pazienti cardiovascolari con un’età media iniziale di 62 anni, seguiti per un periodo di 12 anni. In seguito ai dati raccolti, la prof. Dierkes ha dichiarato: “Abbiamo scoperto che il giusto apporto di vitamina D riduce la mortalità nei soggetti affetti da disturbi cardiovascolari, mentre una quantità decisamente inferiore o decisamente superiore di vitamina può aumentare il rischio di decesso”.