Da uno studio pubblicato su Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism risulta esserci una correlazione tra esercizio fisico e livelli di vitamina D nel sangue. Erin Michos, professore associato presso la facoltà di Medicina dell’Università Johns Hopkins, ha coordinato la ricerca fatta analizzando dati di precedenti sperimentazioni, che coinvolgevano in totale oltre 10.000 partecipanti, con un’età media di 54 anni, monitorati dal 1992 al 2013. Durante i 19 anni intercorsi si sono verificati 1800 eventi cardiaci avversi di diversa intensità (infarto, decesso ecc). Risulta che coloro che praticassero sport regolarmente, e avessero una buona quantità di vitamina D nel sangue (20 nanogrammi per millilitro), avevano un’incidenza di complicanze cardiovascolari minore del 23%. Vitamina D e sport si influenzano positivamente a vicenda. “Per ottenere livelli ottimali di vitamina D basta una giusta esposizione al sole, una dieta salutare, restare attivi e normopeso” commenta prof. Michos: “15 minuti di sole d’estate producono una quantità di vitamina D pari a 30 bicchieri di latte”. Ovviamente la pelle va protetta con uno crema solare adeguata alla nostra pelle e non deve superare i 15 minuti consecutivi.