Uno studio, pubblicato su The BMJ, ha analizzato i dati provenienti da ricerche che hanno coinvolto 11.000 partecipanti in 25 trial diversi, e provenienti da 14 Paesi di tutto il mondo, al fine di verificare le potenzialità della vitamina D contro le infezioni alle vie respiratorie. Il coordinatore della ricerca è il prof. Adrian Martineau della Queen Mary University di Londra.
La vitamina D è famosa contro disturbi alle vie respiratorie poiché aumenta la produzione di peptidi antimicrobici all’interno dei polmoni. I risultati della ricerca confermano che influenza e raffreddore sono più comuni in inverno e in primavera, cioè quando i livelli di vitamina D nell’organismo sono più bassi. In soggetti con livelli di vitamina D basale più bassi (meno di 25 nanomole per litro), l’assunzione di integratori della sostanza ha dimezzato li rischio di infezioni respiratorie acute.
Gli integratori di vitamina D sono economici e sicuri, potrebbero quindi abbattere i costi della lotta alle influenze, che sono tra le prime cause di assenza dal lavoro, oltre a pesare sul servizio sanitario nazionale. Inoltre aiuterebbero a scongiurare le infiammazioni più gravi, come la polmonite che è ancora oggi causa di morte (2,65 milioni di decessi nel mondo nel 2013).