Un gruppo di ricercatori internazionali ha trovato che i singoli microrganismi nell’intestino umano hanno la capacità di scindere i carboidrati più complessi assunti con la dieta.
È la prima volta che uno studio, pubblicato sulla rivista Nature (marzo 2017), porta a una scoperta di questo tipo e comprendere i meccanismi con i quali i carboidrati complessi sono utilizzati dai batteri intestinali può essere importante per la salute.
I batteri dell’intestino crasso hanno un grande impatto sulla salute e sulla fisiologia in quanto aiutano a rompere le sostanze degli alimenti che non siamo in grado di digerire, quali amidi e fibre; infatti, la principale fonte di nutrienti disponibili per i batteri intestinali sono i carboidrati assunti con la dieta e che l’organismo non è in grado di metabolizzare. Il più complesso tra questi carboidrati è il polisaccaride vegetale ramnogalatturonano II (RG-II) che si trova in grandi quantità anche nel vino rosso. Fino a questa ricerca, si pensava che solo gruppi di batteri fossero in grado di metabolizzare a rompere il RG-II, ma è stato dimostrato che un tipo di enzima batterico, conosciuto come idrolasi glucosidica, è in grado di scindere da solo i carboidrati complessi nell’intestino crasso.
Questo studio potenzialmente fa capire come il RG-II, carboidrato altamente complesso, possa offrire opportunità per sviluppare nuove strategie pre e probiotiche per migliorare la salute dell’uomo.