Man mano che la popolazione degli Stati Uniti continua ad invecchiare, i prodotti lattiero-caseari in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dei consumatori più anziani assumeranno sempre maggiore importanza e gli operatori del mercato dovrebbero far leva sulle virtù salutistiche, promuovendone i vantaggi a favore del mantenimento di uno stile di vita attivo.
Le cifre rivelano che il numero di persone negli Stati Uniti di età dai 65 anni in su è destinata a più che raddoppiare, rispetto al dato attuale di 85 milioni, entro il 2050. Una recente indagine dell’analista di mercato Canadean ha valutato l’influenza che le esigenze salutistiche giocano nelle scelte di prodotti lattiero-caseari da parte dei consumatori e si è trovato che essa è massima fra gli ultra-cinquantacinquenni. Ma essi, piuttosto che ricercare prodotti “terapeutici” che contribuiscano ad esempio a rallentare il decadimento osseo, soprattutto quando hanno 50 a 60 anni desiderano latticini con un ruolo di prevenzione, che siano cioè in grado di preservare uno stato di buona salute e vita attiva.
Canadean ha monitorato l’influenza di 20 motivazioni al consumo nel comparto lattiero-caseario statunitense, riscontrando che il 34,6% dei consumi in volume di yogurt e il 32,0% di quelli di latte era legato a esigenze dei consumatori anziani. Per questo è importante che i mercati colgano questa buona opportunità, formulando prodotti funzionali che stimolino la salute e soddisfino nello specifico le esigenze di questa fascia demografica.
I consumatori più anziani scelgono sempre più i prodotti lattiero-caseari sulla base dei loro benefici nutrizionali e funzionali, capaci di soddisfare esigenze legate all’età, dalla salute dei denti all’osteoporosi, fino all’esigenza di mantenere in efficienza cuore e cervello. Essi chiedono minerali specifici come il calcio, per contribuire a preservare la salute ossea, o la riboflavina per mantenere la funzionalità nervosa e limitare il rischio di cancro, demenza e malattie cardiache.
Secondo gli analisti di Canadean ci sono spazi perché l’industria lattiero-casearia statunitense tragga vantaggio dai risultati di questa indagine, dati i consumi crescenti di latticini fra gli ultra-cinquantacinquenni, una fascia di età che conta il maggior numero di occasioni di consumo di questi prodotti all’anno, per un totale di 33,5 milioni. Tuttavia, questo dato è dovuto alla vastità della platea demografica, mentre se si considera il numero di occasioni per persona, esso scende a 416,1 all’anno, il dato più basso. Ciò considerato, risulta che la presenza sul mercato di più prodotti lattiero-caseari caratterizzati da vantaggi salutistici per l’età avanzata potrebbe incoraggiare i consumatori più anziani a consumarne con una maggiore frequenza.