Mentre il mercato del cioccolato dell’Europa occidentale ha raggiunto nel 2012 un valore di circa 22 miliardi di euro, sembra che nel Vecchio Continente siano i tedeschi i più golosi.
Infatti, secondo l’ultima ricerca condotta da Mintel, la Germania ha coperto da sola un quarto (24 %) dei consumi di cioccolato dell’area, pari ad un valore al dettaglio di 4,67 miliardi di € nel 2012 e, nonostante un calo del 7% dal 2010, le vendite dovrebbero crescere di quasi il 4% entro la fine del 2013. Nel frattempo, Francia e Regno Unito detengono ciascuna una quota del 20% del mercato, con un valore al dettaglio di 3,5 miliardi di € ciascuno, sempre lo scorso anno. Seguono il mercato italiano, con 1,16 miliardi, e quello spagnolo, con 689 milioni di €.
La reputazione della Germania come “Paese del cioccolato” è anche rafforzata da un consumo pro capite di oltre 8 kg all’anno, di gran lunga il più alto in Europa occidentale. In confronto, gli inglesi ne mangiano 6,5 kg all’anno, i francesi 5,7 kg, italiani e spagnoli 1,7 kg.
Secondo Marcia Mogelonsky, Direttore Innovation and Insight di Mintel, la Germania rimane il mercato del cioccolato più grande d’Europa, nonostante un piccolo calo dal 2010 e, al fine di mantenere questo ritmo, i produttori farebbero bene a considerare le motivazioni che muovono i consumatori tedeschi a mangiare cioccolato, dal momento che si distinguono per abitudini di acquisto e consumo particolari. Essi hanno una forte tradizione nella categoria, sostenuta da una serie di marchi affermati e rispettati.
Riguardo alle spinte che inducono i consumatori in Francia, Germania, Italia e Spagna a comprare cioccolato, i tedeschi sono i più propensi agli acquisti d’impulso, tanto che ne è interessato ben il 45%, contro il 33% dei francesi, il 30% degli italiani e il 20% degli spagnoli. La percentuale sale ancora fra i mangiatori di cioccolato teutonici, arrivando al 54%, come fra i britannici.
Ma i tedeschi non sono solo compratori impulsivi, tant’è che, con il 76%, sono secondi solo ai francesi (84%) quando si tratta di acquistare il cioccolato per coccolarsi o per migliorare l’umore. La percentuale scende a due quinti (41%) fra i britannici, mentre risale a poco più della metà (58%) fra gli italiani e al 66% fra gli spagnoli.
Il soddisfare la voglia di dolce è un’altra fra le ragioni più diffuse che spinge all’acquisto di cioccolato i consumatori europei. Quasi sette su dieci italiani (66%) e sei su dieci (60%) tedeschi e spagnoli comprano cioccolato per questo motivo, mentre i francesi sembrano i più bravi a resistere alla tentazione, con solo il 36% che non sa dire di no al cioccolato quando viene assalito dalla voglia di dolce. Invece, il 71% dei britannici considera il cioccolato un bel regalo.
Sembra inoltre che i consumatori europei non siano così entusiasti di condividere il loro cioccolato. Infatti, solo il 29% dei tedeschi cita la voglia di condividere con gli altri come motivo per l’acquisto di cioccolato, contro il 42 % degli italiani e il 30% di francesi e spagnoli, mentre il 56% dei consumatori abituali di cioccolato britannici finisce per condividerlo con gli altri.
Il fatto che i consumatori di cioccolato europei siano meno propensi a condividerlo suggerisce ai produttori e rivenditori l’esigenza di prestare particolare attenzione al posizionamento del prodotto: aumentandone la visibilità nella zona delle casse nei supermercati e in altri punti vendita, oltre a proporre tavolette monodose nelle corsie, si potrebbero infatti migliorare le vendite tra gli acquirenti d’impulso.
E in un momento di crisi economica, i consumatori sono particolarmente attenti al portafoglio. Quindi, se i consumatori europei possono essere inclini agli acquisti di impulso e mangiare cioccolato per sollevare lo spirito, sono anche sensibili al prezzo quando comprano prodotti dolciari. Più di un terzo (36%) dei consumatori di cioccolato tedeschi acquista il cioccolato quando è in offerta speciale, rispetto al 32% dei francesi, il 16% degli spagnoli e il 22% degli italiani.
Questo suggerisce che, se gli europei si affidano al cioccolato per tirarsi su il morale, parte del miglioramento d’umore può venire proprio dal trovare la tavoletta di cioccolato preferita ad un buon prezzo. Per i produttori, il trucco è quindi quello di riuscire a posizionare il prodotto nel punto di intersezione fra un prezzo conveniente e la capacità di suscitare un buon feeling.