L’analista di mercato Freedonia ha pubblicato la settima edizione di uno studio dedicato al mercato statunitense degli imballaggi dal quale di evince che la domanda di nuovi contenitori in plastica riutilizzabili (RPC) per prodotti freschi aumenterà del 7,6% all’anno, fino a raggiungere nel 2022 il valore di 185 milioni di dollari, rendendoli uno dei prodotti da imballaggio in più rapida crescita. I guadagni saranno dovuti all’implementazione di sistemi logistici basati sugli RPC utilizzati per il confezionamento dei prodotti delle catene di supermercati alimentari, come hanno già fatto in modo completo o parziale Walmart e diverse catene regionali. La domanda di nuovi RPC aumenterà molto più rapidamente rispetto alla media complessiva dell’imballaggio dei prodotti, ma si prevede che continuerà a rallentare a causa delle dimensioni delle riserve esistenti.
Il numero di RPC in uso è infatti molto più grande della domanda in virtù dei numerosi viaggi all’anno effettuati dalla maggior parte di questi contenitori e della loro capacità di essere utilizzati fino a 100 volte.
Tuttavia, ci saranno opportunità di crescita dovute alla necessità di sostituzione per usura o rottura, alla compatibilità con scatole in cartone ondulato e altri formati di imballaggio, alla gestione dell’efficienza dovuta alla standardizzazione delle dimensioni, all’efficienza di impilamento rispetto alle scatole e agli sforzi nella generale riduzione dei rifiuti di imballaggio.
Si prevede che la domanda statunitense per tutti i tipi di imballaggi per prodotti aumenterà del 4,0% all’anno raggiungendo il valore di 6,5 miliardi di dollari nel 2022, il che rappresenterà un incremento rispetto al periodo 2012-2017, quando la produzione Usa è diminuita. Oltre a un modesto rimbalzo nella produzione, diversi fattori aumenteranno la domanda, tra cui un maggiore confezionamento di prodotti non imballati fino ad ora e l’ampliamento della disponibilità di prodotti tagliati e tritati in confezioni pratiche.
