Le spezie sono parte integrante di diverse culture culinarie nel mondo e hanno una lunga storia di utilizzo come aromatizzanti, coloranti e conservanti alimentari oltre che come medicinali. Il crescente uso di spezie come aromatizzanti negli alimenti è una delle principali tendenze globali. In uno studio pubblicato sul British Medical Journal (agosto 2015), ricercatori cinesi hanno chiesto a circa 500.000 persone, di età compresa tra 30 e 79 anni, con quale frequenza mangiassero cibi piccanti. Lo studio è durato 7 anni durante i quali sono morte circa 20.000 persone. Ai partecipanti è anche stato chiesto di specificare quali fossero le spezie principalmente utilizzate, per esempio, peperoncino fresco, peperoncino essiccato, olio al peperoncino.
I ricercatori hanno riscontrato che le persone che mangiavano piccante 1 o 2 giorni alla settimana avevano il 10% di probabilità in meno di morire durante lo studio rispetto a coloro che mangiavano piccante meno di una volta alla settimana. Inoltre, per le persone che consumavano alimenti piccanti tre o più volte alla settimana la riduzione era del 14%. Le spezie più utilizzate tra coloro che mangiavano piccante almeno una volta alla settimana erano il peperoncino fresco e essiccato.
Questo studio è stato il primo ad analizzare l’associazione tra il consumo giornaliero di alimenti piccanti e il tasso di mortalità e le scoperte sono in linea con gli effetti potenziali sulla salute mostrati da prove precedenti. Il ruolo benefico della capsaicina (il principale componente attivo dei peperoncini) è stato messo in relazione agli effetti anti-obesità, antinfiammatorio, anti-tumorale e antipertensivo e al miglioramento dell’omeostasi del glucosio. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se il consumo di alimenti piccanti abbia il potenziale di migliorare la salute e ridurre la mortalità in modo diretto o se sia solo un marker di altri fattori dietetici e dello stile di vita.
RSSL.com
RSSL.com