Bandite nel 2001 dall’alimentazione degli animali a causa del problema “mucca pazza”, alcune farine animali saranno a breve riammesse nella produzione di determinati generi di mangimi seguendo le indicazioni del Regolamento Ue n. 56/2013 che, difatti, apporta delle modifiche alle disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili.
La Commissione europea ha ritenuto opportuno autorizzare nuovamente le proteine animali trasformate (PAT) ottenute da specie non ruminanti e gli alimenti per animali contenenti tali proteine per l’alimentazione delle specie d’acquacoltura, fatta eccezione per le farine di pesce e per i mangimi composti contenenti farina di pesce, che sono già autorizzate nella produzione di mangimi per non ruminanti. La Commissione ritiene inoltre che la raccolta, il trasporto e la trasformazione di tali prodotti debbano essere regolamentati rigorosamente al fine di evitare rischi di contaminazione incrociata con proteine derivate da ruminanti. Infine, occorre effettuare con periodicità regolare il prelievo e l’analisi di campioni di PAT e di mangimi composti contenenti tali proteine al fine di verificare l’assenza di contaminazione incrociata con proteine derivate da ruminanti.
Siccome gli Stati membri e gli operatori economici del settore alimentare devono poter disporre del tempo necessario per adeguare le loro procedure di controllo alle nuove prescrizioni introdotte dal Regolamento Ue n. 56/2013, è stato stabilito che esso entrerà in vigore a partire dal 1° giugno 2013.
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2013:021:0003:0016:IT:PDF