Uno studio della Research and Markets traccia un quadro della situazione attuale e delle previsioni future per il settore lattiero-caseario cinese, nell’arco di tempo 2014-2018, evidenziando che nel 2013 esso ha registrato una produzione cumulativa globale di 26.980.298 tonnellate, in aumento del 5,15% rispetto all’anno precedente. In questo, i contributi delle regioni di Hebei, Mongolia Interna, Heilongjiang e Shandong ecc. hanno superato i 2 milioni di tonnellate. Entro la fine del 2013, sono state 658 le imprese censite di dimensioni superiori a quelle considerate nello studio, fra cui figurano Mongolia Yili Industrial Group, Inner Mongolia Mengniu Diary Industry, Bright Dairy & Food e Beijing Sanyuan Foods.
Guardando alle regioni di consumo, l’uso di latticini dei residenti urbani si è mantenuto stabile dopo la fase di forte sviluppo del 2003, mentre il mercato rurale cresce lentamente ogni anno. Il consumo pro capite di latte liquido è di soli 18,8 kg in Cina, anche fra i residenti urbani, di gran lunga inferiore a quello di Europa, America e Giappone, e anche a India, Brasile e Russia. Il basso consumo pro capite di prodotti lattiero-caseari evidenzia quindi le enormi opportunità di crescita del mercato per questi prodotti in Cina.
Passando alle tipologie di prodotto, la domanda di latte liquido, fra il 2014 a il 2018 dovrebbe mantenere un trend stabile per tutto il periodo, pur attraverso fluttuazioni, mentre quella di yogurt è in costante aumento.
Nel 2013, l’importazione di prodotti lattiero-caseari cresceva ancora in fretta, mentre le esportazioni diminuivano considerevolmente. Sebbene nel 2013 siano state avviate molte iniziative politiche a favore dei latticini, i consumatori non hanno ancora recuperato la fiducia nei confronti dei prodotti fatti in Cina; inoltre, la produzione di latte era in affanno, per cui il prezzo del latte crudo ha cominciato ad aumentare e il latte importato risultava essere ancora conveniente.
La ricerca di Market and Research evidenzia che le importazioni cinesi di latte liquido e in polvere sono aumentate rapidamente, tanto che quelle del primo sono arrivate a un +92% rispetto all’anno precedente e quelle di latte in polvere a +49%.