Il crescente interesse per gli alimenti funzionali ha portato alla ricerca sulle fonti nutraceutiche, in cui sono state valutate microalghe, in particolare della spirulina, come un’opzione promettente. La spirulina è unica per il suo alto contenuto proteico, aminoacidi essenziali e ricco contenuto di minerali e vitamine. Inoltre, la coltivazione è rispettosa dell’ambiente, poiché richiede solo una piccola area e ha emissioni minime. Tuttavia, nonostante il notevole potenziale dei prodotti a base di spirulina, la loro penetrazione nel mercato rimane bassa a causa dei costi di investimento. Pertanto, valutare l’interesse del mercato è fondamentale.
Per comprendere l’interesse dei consumatori, i ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze hanno condotto uno studio, apparso su Algal Research, utilizzando un campione rappresentativo di 326 italiani che hanno partecipato a un esperimento di scelta, coinvolgendo una confezione di pasta che poteva essere arricchita o meno con spirulina.
I risultati indicano che esiste un consistente segmento interessato alla pasta a base di spirulina e disposto a pagare un prezzo medio di €1,28 per una confezione da 1 kg. Questo segmento è composto prevalentemente da uomini giovani, fisicamente attivi, istruiti, interessati a un’alimentazione sana e aperti a provare nuovi cibi; seguono una dieta a base vegetale e hanno buona familiarità con gli alimenti funzionali.